Gatti neri e Halloween: perché sono così legati?

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gatti neri e halloween

I gatti neri sono un elemento essenziale delle decorazioni di Halloween, ma perché vengono usati in associazione a questa festa? Qual è il reale legame tra gatti neri e Halloween? Scopriamolo insieme in un breve excursus storico.

Halloween e gatti neri: il culto di Samhain

Che giorno è Halloween? Il 31 ottobre. Oggi è facile dirlo, ma la sua data di origine non è facilmente determinabile. La maggior parte degli storici concorda sul fatto che questa celebrazione abbia avuto origine circa 2000 anni fa e coincideva con Samhain, la festa druidica del Signore dei Morti. Tale festa cadeva la notte prima del Capodanno celtico (1° novembre) e si credeva che Sith, una creatura fatata simile ad un grosso gatto nero, avrebbe benedetto qualsiasi casa avesse lasciato un piattino di latte da bere fuori la porta.
Al contrario, le case che non lasciavano il piattino di latte, erano maledette. Con molta probabilità, quindi il legame tra gatti neri e Halloween ha origine proprio da questa tradizione.

Gatti neri, animali del diavolo

Intorno al 43 d.C., Roma conquistò le terre celtiche, fondendone le credenze religiose con quelle romane. Per i gatti, tenuti in gran considerazione fino al IV secolo soprattutto dagli egiziani, le cose cambiarono quando l’imperatore romano Teodosio proibì i culti pagani. Questi felini, pur senza essere perseguitati, persero il loro alone di magia e misticismo. Questa condizione di stasi, però, durò fino al Medioevo, quando la situazione per loro si complicò. L’associazione tra gatti neri e Halloween cominciava a prendere forma.
Dopo la pubblicazione di “Vox in Rama” nel 1233 da parte del papa Gregorio IX, i gatti neri cominciarono ad assorbire tutto ciò che di negativo aleggiava nella mente delle persone. Il decreto papale condannava l’eresia, bollandola come culto diabolico. E una delle creature che popolava la schiera dei diavoli del culto satanico, secondo le credenze, assumeva la forma di un gatto nero.
Questo fu l’inizio della persecuzione dilagante dei felini in tutta Europa, che portò alla morte di milioni di esemplari nei successivi 300 anni.

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Gatti neri e Halloween: combattere il fuoco col fuoco

Nel 1484 Papa Innocenzo VIII dichiarò il gatto nero come “l’animale preferito del diavolo e l’idolo di tutte le streghe”. Non solo condannati in Europa, i gatti neri continuarono ad essere perseguitati con l’arrivo dei primi coloni sulle coste del New England. La convinzione che i felini fossero i favoriti dalle streghe, portò i puritani ad iniziare una pratica malsana e macabra: bruciare i gatti neri sul Camposanto, o Martedì Grasso prima della Quaresima, per proteggere le loro case.
Per secoli, in molte parti dell’Europa, il 24 giugno era considerata la festa delle Streghe e durante tale celebrazione i gatti neri venivano gettati vivi dai campanili delle chiese ed arrostiti all’interno di gabbie. Tra le pratiche più aberranti c’era quella di seppellirli vivi nelle fondamenta delle case, per rendere le mura più forti e solide.

Streghe e gatti neri: un rapporto simbiotico

Ma qual era la relazione tra streghe e gatti neri? Per aggravare la situazione dei felini dal pelo scuro, durante la caccia alle streghe si pensava che essi fossero piccoli demoni mandati ad eseguire gli ordini di una strega. Anche altri animali erano considerati pericolosi ospiti di demoni, come ad esempio cani, rospi e altre piccole creature, ma il gatto, con il suo fare spesso distaccato e furtivo, divenne quello in cima alla classifica degli animali da perseguitare.

Gatti neri e Halloween, dalla tradizione ai giorni nostri

Fortunatamente, però, con il passare dei secoli la reputazione dei gatti neri ha preso una piega più benevola. Il XX secolo ha visto i gatti come animali domestici amati e, paradossalmente, simboli benigni della tradizione di Halloween. In alcuni paesi, infatti, un gatto nero sulla porta protegge la casa dagli spiriti maligni che potrebbero infestarla durante la pratica del “dolcetto o scherzetto”. Le superstizioni resistono al tempo, quindi, ma oggi i gatti neri se la passano meglio.

Al di là delle superstizioni, però, è importante sapere che le strade affollate ed i rumori forti possono essere spaventosi e pericolosi per i gatti, di qualsiasi razza e colore. Quindi, affinché il vostro piccolo felino vi protegga, proteggetelo a vostra volta: durante le celebrazioni tenetelo in casa al riparo da eventuali pericoli.

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