Perché si dice “OK Boomer”, “Asfaltare” e “Ciaone”?

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perché si dice ok boomer

Nel linguaggio comune, in modo particolare sulle piattaforme social, siamo abituati a leggere -e ad usare- termini di cui spesso non conosciamo il significato, né le origini. Oggi vediamo cosa significano, e come nascono, le espressioni “OK Boomer”, “Asfaltare” e “Ciaone”.

OK Boomer

“OK Boomer” è un’espressione in cui ci si imbatte molto spesso, in modo particolare sui social. È la risposta che i giovani nati tra la fine degli anni Novanta e la fine dei Duemila, danno a quelli nati qualche anno prima (tra gli anni Quaranta e Sessanta). Per farla breve, è la risposta che i nipoti danno alla paternale dei nonni, come dire “si ok vecchio!”.
Questa espressione nasce sui social, in modo particolare su Twitter e TikTok, diventando virale grazie a post divertenti. I Boomers sono “i vecchi”, quelli nati dal Boom economico a seguito della Seconda Guerra Mondiale, che vengono additati dai giovani per le loro condotte paternalistiche e sbagliate. Insomma, i vecchi che, secondo i giovani, predicano bene e razzolano male. “Ok Boomer” esprime un conflitto generazionale che oggi è rafforzato dall’avvento dei meme che circolano in rete e che sono alla portata di tutti.

Asfaltare

Con il termine “asfaltare” si intende il prevalere sull’avversario. Asfaltare qualcuno vuol dire avere la meglio su di lui, e di gran lunga, senza appello. Assume anche la valenza di “umiliare, distruggere”, insomma, stendere l’avversario non lasciargli possibilità di replica!
Il termine nasce nel mondo dello sport nell’ormai lontano 1995, in riferimento ad un articolo apparso su Repubblica in merito al campionato italiano di basket. Dopodiché è stato usato in altri diversi articoli. Fu portato poi all’attenzione del grande pubblico da Matteo Renzi che, allora sindaco di Firenze, utilizzò il termine per riferirsi alla disfatta del partito avversario. Renzi fu poi additato ed accusato dall’opinione pubblica, poiché il termine Asfaltare era ritenuto troppo violento.

Ciaone

Ormai fa parte del nostro vocabolario quotidiano. Ciaone è considerato un neologismo, un accrescitivo della parola Ciao usato in senso scherzoso.
Molti pensano che il termine sia stato inventato da Emma Marrone che, durante l’edizione di Amici di Maria De Filippi del 2014, pronunciò una battuta divenuta storica grazie alla Gif che circolò sui social network. Altri pensano che la sua viralità sia merito di Ernesto Carbone, deputato PD, che nel 2016 scrisse un Tweet in occasione del referendum sulle trivellazioni in mare. È possibile rintracciare alcune declinazioni del termine Ciaone in diversi dialetti, come ad esempio quello trecchinese (una cittadina vicino Potenza) ed altri di differenti paesi del sud, ma il suo significato non ha nulla a che vedere con quello che si è fatto strada sui social network. Sembra, infatti, che la parola ciaone si sia diffusa nel mondo del cinema grazie al film Confusi e Felici del 2014. La protagonista, riferendosi alle doti amatoriali del compagno, pronuncia la frase: “So’ du anni che c’ha lasciato, c’ha fatto proprio ciaone, ciaone proprio”. Ma anche prima del suddetto film, il termine veniva usato di frequente in una nota trasmissione radiofonica su Dimensione Suono Roma. E si dice che Ciaone fosse addirittura un gusto di gelato ideato da una gelateria romana.

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