Il mattino ha la tragicità in bocca. Una cosa iniziata male, poi finisca ancora peggio. Questa volta però le mie aspettative sono state superate.
Il viaggio verso il Lucca Comics è stato a dir poco allucinante, in special modo il tragitto sul treno regionale da Firenze a Lucca: vagoni pieni zeppi di gente. Non solo sono rimasto in piedi, schiacciato come una sardina, ma ho dovuto aver a che fare con la gente, in tutti i sensi.
Ad un certo punto una vecchia signora stizzita mi fa: “giovanotto ma non può scorrere un po’ più in giù? Qui non ci si sta!”.
No signora, è che io amo stare qui a sorbirmi il contatto con la sua giacca di pelliccia finta e l’alito delle altre persone. Io amo starvi appiccicato, ok?

Tra la fauna trovata su quel treno:
la vecchia isterica;
il tizio in giacca e cravatta che mi guardava come un appestato che rovina la sua giornata lavorativa da pendolare;
la ragazzina vestita da Sailor Moon;
il ragazzetto cicciottello che cercava di abbordarmi per fare amicizia;
la madre con 3-4 bambini che scambiava il Lucca Comics per un’estensione di carnevale e halloween e portava i pargoli a spargere coriandoli ovunque;
insomma, me la son vista davvero brutta.
Ma una volta arrivato lì, sarà stato l’odore di popcorn, di ciambelle o di hotdog nell’aria, tutto è cambiato.
Mi sono sentito strano: per la prima volta potevo indossare le mie orecchie da gatto e nessuno mi guardava con sospetto. Il posto delle meraviglie, il luogo in cui c’era gente messa molto peggio di me. Il che non è facile da trovare.
Improvvisamente ho desiderato che quella giornata non finisse più.
Anche perché immaginavo il viaggio del ritorno. Che lasciamo proprio perdere. Un altro treno della disperazione.
E comunque il miglior cosplay è stato questo. Chi lo conosce?
Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello! Cinghiale xD
Te lo ricordi xD cose che segnano la vita