Guerra nucleare: Quante bombe atomiche servirebbero a distruggere la Terra?
I principali detentori di armi nucleari nel mondo sono gli USA, la Russia e la Cina. Nel contesto di una possibile Guerra Nucleare, è essenziale ricordare che la Russia possiede 6225 testate atomiche, gli USA 5550 e la Cina 350. La Russia vanta anche la bomba nucleare più potente mai testata, la Tsar, potente oltre 3000 volte quella di Hiroshima. Non si sa la quantità esatta delle testate nucleari presenti al mondo, è possibile solo fornire dati secondo quanto fornito in maniera ufficiale o ufficiosa.
Sono presenti infatti molte potenze che si sospetta abbiano bombe, e ci sono stati test nucleari in passato dei quali non si è mai capito la nazione ordinante. Lo stesso numero “ufficiale” che oscilla tra le 12.000 e le 25.000 potrebbe essere ben più alto. I numeri delle testate nucleari inoltre possono cambiare nel tempo in base a trattati e iniziative di disarmo.
Danni irreparabili in caso di guerra nucleare
In una Guerra Nucleare, nonostante l’immensa potenza delle bombe atomiche, non potrebbero annientare completamente la Terra. Potrebbero però arrecare danni irreparabili all’ecosistema e alla biodiversità. Se queste testate venissero detonate simultaneamente, avrebbero un effetto apocalittico. Seppur muterebbe l’asse terrestre di pochi millimetri, con effetto impercettibile, darebbero però inizio a un inverno nucleare di durata indefinita. Imaginando uno scenario in cui ogni nazione nucleare lanciasse 50 bombe simili a quella di Hiroshima, le conseguenze devasterebbero la vita sul pianeta. L’aria diventerebbe densa di polvere, zone radioattive emergerebbero, e l’umanità perderebbe tecnologia e risorse vitali. Non a caso l’uomo è l’animale che dominerebbe le classifiche degli animali più pericolosi, l’unico che uccide i suoi simili con un impatto così grande. I danni ovviamente sono pure speculazioni in quanto non ci sono dati (per fortuna!) sufficienti per calcolare le conseguenze in maniera esaustiva.
Estinzione dell’umanità tramite guerra nucleare
Per spazzare via l’intera specie umana, basterebbero circa 600 testate atomiche, mirate con precisione: grandi centri abitati e server, che cancellerebbero banche, internet e reti sociali riportandoci come minimo al medioevo. Tra le principali minacce, spiccherebbero poi la radioattività, le epidemie, gli shockwave e un prolungato inverno nucleare. Questo scenario apocalittico trasformerebbe la Terra in un luogo inospitale, e, in condizioni “ideali”, 500-600 bombe atomiche potrebbero segnare la fine dell’umanità. Potrebbe essere la fine anche di tutta la vita terrestre, oppure come successo per l’estinzione dei dinosauri, un’altra specie potrebbe prendere il nostro posto evolvendosi come abbiamo fatto noi, anche se ci vorrebbero milioni di anni.
Distruzione totale del pianeta: un mito
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, in una Guerra Nucleare, anche se tutte le testate fossero detonate, la Terra non verrebbe annientata. L’ecosistema e la biodiversità, però, subirebbero danni inimmaginabili. La detonazione concentrata delle bombe causerà soltanto una variazione dell’asse terrestre di 6 mm. L’energia rilasciata dalla simultanea esplosione delle bombe russe e americane equivarrebbe solo al 25% di quella prodotta dallo tsunami del 2004.
Il nostro pianeta non potrebbe quindi né esplodere né essere sbalzato nello spazio. Se volessimo semplicemente distruggere tramite le atomiche ogni parte delle terre emerse, anche in questo caso ci vorrebbero oltre 100 volte tutti gli ordini nucleari presenti sul globo.
Se le testate esistenti esplodessero contemporaneamente
L’effetto combinato delle testate atomiche esistenti avvierebbe un inverno nucleare, con miliardi di particelle di cenere e polvere radioattiva che sovrasterebbero l’atmosfera e una riduzione del 45% delle precipitazioni mondiali. Ne seguirebbe un raffreddamento globale e un diradamento dello strato di ozono.
In conclusione, pur non essendo in grado di sterminare la Terra, le bombe atomiche potrebbero decretare la fine dell’umanità e alterare irrevocabilmente l’ambiente terrestre. L’urgente necessità di prevenire una Guerra Nucleare e di promuovere il disarmo globale non può essere sottovalutata.