Zillennials: La generazione tra Millennials e Gen Z

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Non ti senti rappresentato da nessuna generazione? In passato hai mentito sull’età per iscriverti ad uno dei Social Network più famosi? Conosci le VHS ma non le hai mai utilizzate? Forse fai parte degli Zillennials.

A metà tra Millennials e Gen Z c’è la microgenerazione che ha vissuto in prima linea il progresso. Sono stati i primi a mentire sull’età per iscriversi a Facebook, e le cassette Disney sono rimaste intoccabili anche quando i videoregistratori sono spariti dalle case.

I Millennials sono adulti nati tra il 1981 e il 1996, la Generazione Z (i cosiddetti nativi digitali) tra il 1997 e il 2012, ma c’è una fascia di persone che non si allinea con nessuna delle due. Gli Zillennials, definiti da Deborah Carr, professoressa di sociologia alla Boston University, come “una piccola coorte nata tra i primi anni ’90 e l’inizio degli anni 2000”, rappresentano un gruppo ibrido che ha vissuto da protagonista il progresso tecnologico.

Gli Zillennials e il rapporto con la tecnologia

Essere uno Zillennial significa trovarsi al centro di una dualità generazionale. Hanno sperimentato i telefoni fissi e l’Internet 56k, ma sono anche stati i primi ad avere uno smartphone, collegarsi al Wi-Fi e iscriversi ai Social Network. Mentre da bambini giocavano all’aperto, durante l’adolescenza hanno scoperto il mondo virtuale fatto di chat, post e storie. Gli Zillennials oltre ad aver mentito sull’età per iscriversi ad alcuni social, preferiscono Instagram a TikTok a Facebook, e si trovano in una sorta di limbo temporale che li differenzia da coloro che sono venuti prima e dopo di loro.

Una delle caratteristiche distintive degli Zillennials è il rapporto con la tecnologia e i media. Sono cresciuti insieme alla rivoluzione digitale, utilizzando una vasta gamma di dispositivi tecnologici: floppy disk, CD, videocassette, Blu-ray. Hanno vissuto l’era del progresso passando dai telefoni fissi ai cellulari, dai computer di casa ai dispositivi mobili con accesso a Internet. Hanno discusso con i genitori per aprire un profilo Facebook quando stava per diventare un social per “Boomer” (piccola curiosità, i “Boomer” al contrario di ciò che si crede non sono tutti i quarantenni, ma i nati tra il 1946 e il 1964). Nonostante i cambiamenti, gli Zillennials hanno mantenuto i VHS come reliquie vintage, affittato DVD da Blockbuster e sperimentato lo streaming gratuito su internet. Sono stati testimoni della trasformazione tecnologica e dei cambiamenti nella fruizione dei contenuti digitali.

Adattamento e sfide degli Zillennials

Gli Zillennials sono una generazione che ha vissuto molte sfide e cambiamenti. Hanno affrontato la pandemia durante gli anni universitari, sperimentato il lavoro da remoto e abbracciato nuove professioni come quella degli influencers e dei social media manager. Questa generazione è quella che più di tutte ha imparato ad adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie e alle dinamiche sociali in continua evoluzione.

Una delle principali caratteristiche degli Zillennials è la capacità di equilibrare l’uso della tecnologia con momenti di disconnessione. Paradossalmente sembra che sia i Milennials che i Nativi Digitali siano più dipendenti dalla tecnologia della generazione che vi è in mezzo. Probilmente perché essendo cresciuti con l’avvento dei social media e della connettività costante, comprendono l’importanza di staccare la spina e dedicarsi al mondo reale. I Millennials probabilmente vedono le tecnologie come qualcosa che prima non c’era, ed ora è indispensabile, i Nativi Digitali, come qualcosa che semplicemente è sempre stato così. Uno Zillennial, nonostante la sua affinità con le piattaforme digitali, è in grado di apprezzare l’esperienza di interazioni faccia a faccia e di trovare un equilibrio tra la vita online e offline.

Inoltre, gli Zillennials sono abili nel multitasking e nell’utilizzo delle diverse piattaforme digitali. Sono cresciuti in un’epoca in cui l’accesso all’informazione è diventato sempre più rapido e immediato, il che li ha resi abili nell’elaborazione di grandi quantità di dati e nell’assimilazione di informazioni provenienti da diverse fonti. Tendono ad essere più adattabili ai cambiamenti e all’evoluzione tecnologica, poiché sono stati esposti a numerosi sviluppi tecnologici durante la loro crescita.

Mentalità aperta e consapevolezza sociale degli Zillennials

Hanno una mentalità più aperta e inclusiva rispetto alle generazioni precedenti e successive. Sono più attenti alle questioni di giustizia sociale, ai diritti umani e alla diversità, questioni che ad esempio i Nativi Digitali considerano scontate, e spesso i Millennials questioni “new age”. Sono più tolleranti e accoglienti nei confronti delle differenze di genere, razza, orientamento sessuale e identità di genere. Questa apertura mentale li ha portati a sostenere movimenti come il femminismo, i diritti LGBTQ+ e il movimento Black Lives Matter.

Infine, gli Zillennials sono consapevoli dell’importanza di trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata (ad esempio sostenendo movimenti come quello del Quiet Quitting, ovvero lavorare di meno e godersi la vita di più). Sono consapevoli dei rischi dello stress e del burnout e cercano di creare uno stile di vita che comprenda momenti di riposo, relax e cura di sé. Sanno apprezzare l’importanza della salute mentale e cercano di adottare pratiche che favoriscano il benessere globale.

In conclusione

In sintesi, gli Zillennials rappresentano una microgenerazione che si trova in un punto di transizione tra i Millennials e la Gen Z. Hanno vissuto esperienze sia analogiche che digitali, si sono adattati ai rapidi cambiamenti tecnologici e sono caratterizzati da una mentalità aperta e un’attenzione per il pragmatismo e l’equilibrio nella vita.