Sanctioned Suicide: il caso del forum pro-choice che incoraggia a morire

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Sanctioned Suicide

Un sito che promette modi efficaci per togliersi la vita. Sembra incredibile, eppure questa realtà esiste. E sono molte le persone iscritte a questa “community” inquietante. Si chiama Sanctioned Suicide ed erano più di 17 mila gli utenti iscritti che condividevano tips online per trovare la morte.

Come funziona Sanctioned Suicide?

Sanctioned Suicide si presentava come un forum diviso in sezioni: una dedicata alle discussioni sui metodi per morire, per occultare le sostanze all’interno del corpo in caso di autopsia; una dedicata al confronto e all’ascolto e una Off Topic, dedicata un po’ a tutto, dalla musica ai videogiochi.
Iscrivendosi al sito, le persone ricevevano istruzioni dai “tutor” per suicidarsi tramite l’assunzione di determinate sostanze tossiche. In particolare una miscela a base di salnitro, che solitamente viene commercializzata nell’ambito della conservazione degli alimenti.
Tutto avveniva via chat: gli “esperti” fornivano consigli sulle quantità di sostanza da assumere, i farmaci da accompagnarvi e l’alimentazione da seguire insieme all’assunzione di antiemetici per evitare di vomitare. I suggerimenti, però, non si limitavano a questo: venivano anche fornite indicazioni sul luogo da scegliere e le modalità per togliersi la vita. A quanto pare, il luogo d’elezione era una camera di hotel.

Sanctioned Suicide: una community mortale

La realtà dei fatti è venuta alla luce quando due giovani ragazzi di Roma, uno di questi Fabio Giangfreda, 19 anni, si sono tolti la vita cercando le modalità su un sito internet. Si indaga anche su un altro caso sospetto a Palermo: una ragazza i cui genitori hanno trovato delle chat di “consulenza” salvate sul suo dispositivo.
La Procura della Repubblica ha disposto l’oscuramento della pagina web Sanctioned Suicide, che aveva già raccolto molte adesioni in tutto il mondo ma che, almeno in Italia, non dovrebbe essere più raggiungibile.

Nitrito di sodio, una sostanza da regolamentare?

La sostanza incriminata sarebbe il nitrito di sodio, di cui adesso si chiede a gran voce una regolamentazione. Se ingerito in grandi quantità è mortale, sì, ma anche legalmente acquistabile online a prezzi irrisori. Se ne chiede quindi la regolamentazione e la non più facile accessibilità.

Cosa più importante, però, è l’osservazione e la prevenzione del disagio. Come sostengono anche i genitori di Fabio Giangfreda, l’adolescenza è un periodo particolare della vita: i ragazzi possono vivere una crisi profonda che, unita all’uso di strumenti tecnologici che gli adulti spesso conoscono molto poco, può portare a conseguenze spesso spiacevoli.

L‘elemento agghiacciante in tutta questa storia è, però, che la scoperta del sito non è recente: in rete si trovano tracce già dagli anni scorsi e Sanctioned Suicide, purtroppo, non è l’unico sito di questo tipo.

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