Si può vietare di dar mangiare ai gatti randagi?

gatti randagi
Chi di noi, vedendo dei gatti randagi magri o affamati per strada, non ha mai pensato di dargli da mangiare? Ma… è legale farlo? O si rischia qualche multa? Facciamo chiarezza.
È vietato nutrire i gatti randagi?
No, in Italia non esiste nessuna legge che vieti di dare cibo ai gatti randagi. Anzi, la Legge quadro 281 del 1991 tutela i gatti “che vivono in libertà” e ne riconosce il diritto a restare sul territorio. È quindi perfettamente legale offrirgli del cibo.
Allora perché si sente parlare di multe e divieti?
Perché a volte alcuni Comuni hanno tentato di vietare la somministrazione di cibo ai randagi con ordinanze locali. Motivazioni? Problemi di igiene o di decoro urbano. Ma molti TAR (Tribunali Amministrativi Regionali) hanno bocciato questi divieti, dichiarandoli illegittimi: non si può impedire ai cittadini di sfamare gli animali, se questo viene fatto in modo corretto.
Cosa vuol dire “in modo corretto”?
Vuol dire seguire alcune regole di buon senso:
✅ Usare contenitori puliti (no cibo sparso per terra).
✅ Togliere i contenitori e pulire dopo che il gatto ha mangiato.
✅ Non lasciare avanzi che possano attirare ratti o insetti.
✅ Evitare luoghi problematici (davanti a scuole, ospedali, ecc.).
In pratica: sì al cibo, no al degrado.
Quando potrebbe scattare una multa?
Le multe possono arrivare se si viola un’ordinanza comunale che regola le modalità con cui si dà da mangiare (non il gesto in sé!). Oppure se si lascia sporco, cibo in decomposizione o contenitori abbandonati. In quel caso si può essere sanzionati per abbandono di rifiuti o per getto pericoloso di cose.
Chi lo impedisce o getta via il cibo dei gatti randagi commette reato?
Sì, in alcuni casi. Chi distrugge volontariamente il cibo destinato agli animali randagi, o impedisce ad altri di nutrirli, può incorrere nel reato di maltrattamento animale (art. 544-ter c.p.), poiché espone gli animali a sofferenza o deprivazione. Anche gettare o contaminare il cibo con sostanze nocive è penalmente rilevante. Lo ha confermato più volte la giurisprudenza: aiutare gli animali in modo corretto è un diritto tutelato e ostacolarlo in modo violento o dannoso può configurare un reato. In alcuni casi può anche configurarsi danneggiamento (art. 635 c.p.), se chi distrugge il cibo butta via una ciotola o altri accessori e sta danneggiando una cosa altrui (il cibo è stato portato da un cittadino o da un’associazione).
E se qualcuno dice: “se dai da mangiare ai gatti poi diventi responsabile di loro”?
Non è vero. Nutrire un gatto randagio non significa diventarne responsabile legalmente. La responsabilità (per eventuali danni causati dall’animale) scatta solo se si instaura un rapporto di detenzione stabile — cioè se il gatto vive con te o è sotto la tua custodia diretta, non per un pasto occasionale.
Cibo e gatti randagi: in sintesi
✅ Si può dare da mangiare ai gatti randagi.
✅ Non è vietato dalla legge.
✅ Serve solo buon senso: pulizia e rispetto degli spazi pubblici.
✅ Non si diventa automaticamente responsabili dei randagi che si nutrono.
Quindi, se trovate un gatto affamato…sì, potete aiutarlo. Ma fatelo in modo rispettoso per tutti: per il gatto, per l’ambiente e per le persone.