Fake News: Disinformazione, Misinformazione, Malainformazione

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Fake news Disinformazione Misinformazione e Malinformazione

Information disorder: è questa la grande macro-categoria in cui rientrano tutti i tipi di informazione svolta in modo discutibile.
A chi di voi non è mai capitato di imbattersi in una notizia condivisa nel vostro Social Network di riferimento (Lercio escluso), sul Feed di Google o semplicemente in Google News? E quante volte questa notizia era leggermente fuorviante? Per fuorviante intendo che il titolo non corrispondeva per forza al contenuto dell’articolo. O peggio, che citavano persone e fatti senza una prova sufficientemente affidabile. In realtà esiste una differenza tra Disinformazione, Misinformazione e Malainformazione, anche se la cosa più facile è dire: “Ecco qui, un’altra Fake News!” Per gli amici “Information Disorder”. Ma sapevate che non è esattamente così? Disinformazione, Misinformazione e Malinformazione. Scopriamo insieme cosa significano, e quale di esse è la vera Fake News.

Cosa significa Fake News

Il concetto di Fake News è un po’ criticato, ne abbiamo già parlato in questo articolo, ad esempio. Ma qui vogliamo approfondire il fenomeno da un’altra prospettiva. In realtà “Fake News” è il termine più utilizzato, ma in maniera un po’ superficiale. Ricorda più che altro (e gli stessi sono la cosa più adatta da affiancargli) i vari siti di notizie satiriche che vogliono instillare ilarità con notizie false, a volte interpretate come vere dagli internauti neofiti. Per comprendere la differenza tra Disinformazione, Misinformazione e Malainformazione, bisogna comprendere che gran parte delle volte lo scopo non è creare disordine ma solo goliardia. Il massimo rischio che ci può essere oltre al succitato caos per gli inesperti è il cattivo gusto di alcune di notizie.

Differenza tra Disinformazione, Misinformazione e Malainformazione

Si parla di misinformazione quando un quotidiano pubblica una notizia senza informarsi in maniera obiettiva sulla fonte (e la stessa si rivela falsa o incompleta). Quando un influencer, un grande account, un politico o altri personaggi di spicco condividono una notizia falsa, magari proprio di Lercio. Più in generale quando si pubblica una notizia falsa ma senza l’intenzione di danneggiare, parliamo di Misinformazione.

O ancora, alcuni esempi eclatanti sono titoli che non c’entrano con il contenuto dell’articolo. Ad esempio “Michael Schumacher, la notizia che tutti aspettavano”, poi una volta cliccato (aspettandoci, verosimilmente, che il noto campione si sia ripreso dall’incidente di cui da anni si hanno poca o nessuna notizia), ci ritroviamo che viene pubblicato un DVD con la sua storia, in vendita da domani online e nei migliori negozi. Il titolo è disinformazione, l’articolo nel complesso misinformazione.

Caso eclatante fu la notizia della torta all’Oreo negata al bambino, che puntualmente ricompare su quotidiani, vignette e meme. In realtà la fonte “originaria” del fatto è il discorso di due utenti su Reddit, un noto forum. Quindi senza nessuna fonte, forse vera o forse finta. Ma di certo non abbastanza per finire su un quotidiano, almeno senza citarne la fonte dubbia.

Cosa significa Malainformazione

Rivoltando il paradigma di cui sopra, per comprendere la differenza tra Disinformazione, Misinformazione, diciamo che la Malainformazione è l’esatto contrario della Misinformazione. Parliamo di caos informativo. Le notizie messe in giro non sono per forza false, ma sono i dati ad essere usati alla carlona. C’è quindi la volontà di danneggiare, ma utilizzando dati veri. Esempio tipico sono i mattonisti i quali, specialmente questo periodo con i dati sul Covid, ma anche con altre campagne, utilizzano dati parziali per creare caos con hashtag e falsità varie.  La notizia è vera in tutto o in parte, ma viene manipolata per interessi personali di vario tipi.

Cosa significa Disinformazione

Quando c’è sia la volontà di danneggiare che l’utilizzo di notizie false. Disinformazione è l’unica tra le tre l’unica a configurare un reato (fonte: codice penale). O comunque quella che più di tutte e tre le casistiche non lascerebbe scampo. Per comprendere la differenza tra Disinformazione, Misinformazione e Malainformazione, possiamo dire che alcuni esempi eclatanti sono quei siti nati solo per i click e condivisioni sui social (clicca qui per un articolo in merito) creati o per attirare click, oppure per creare scompiglio con informazioni false. Gli esempi sono infiniti. Anche siti (falsi) che pubblicano cure miracolose, citando fantomatici dottori, spesso senza nessun titolo, “candidati” al Nobel per la medicina, solo per vendervi delle gocce che non curano nulla che non curerebbe già una camomilla. Oltre che il loro libro. Anche loro sono disinformazione.

Cosa significa Information Disorder

Forte di quanto sopra detto, tutte e quattro le casistiche affrontate sono parte del grande metaverso (cit) dell’information disorder. Un’informazione fatta da chi ha poche competenze per fare giornalismo digitale, con i danni che possiamo immaginare, oppure ne ha abbastanza per creare scompiglio. Di come difendersi dalle stesse ne abbiamo parlato nell’ultima parte di questo articolo, che vi consigliamo di leggere prima di condividere o pensare vere la maggior parte delle notizie.

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