Il gatto sopravvissuto 19 ore nel freezer a –18 °C

Nel cuore della Nuova Zelanda, un micio di nome Krillen ha trasformato un incidente domestico in una vicenda quasi incredibile: è rimasto chiuso per errore 19 ore in un congelatore a –18 °C… ed è sopravvissuto. Un evento quello del gatto sopravvissuto che, comprensibilmente, ha fatto il giro del mondo e che merita di essere raccontato con calma, perché dentro c’è tutto: il rischio, il sangue freddo, la scienza — e una buona dose di fortuna.

gatto sopravvissuto
Immagine dimostrativa generata con ai

Krillen e quelle 19 ore sotto zero

È una di quelle distrazioni che possono capitare: il coperchio del freezer si chiude, il gatto è dentro, nessuno se ne accorge. Quando la proprietaria Sarah lo ritrova, Krillen è semicosciente, rigido per l’ipotermia, sdraiato sopra un sacco di cibo per animali.
A quel punto entra in scena Sid, il compagno: niente scosse di calore, niente phon, niente “bagni caldi”. Fa la cosa giusta: lo avvolge, lo tiene al petto, lo riscalda lentamente sotto le coperte. Tre ore di tremori, di letto che vibra per i brividi, finché il corpo ricomincia a rispondere. Poi il veterinario, gli esami, l’osservazione. Krillen ce la fa.

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Gatto sopravvissuto nel freezer: perché può succedere (e perché è rarissimo)

Il freddo estremo costringe il corpo a una strategia d’emergenza: vasocostrizione (il sangue si concentra negli organi vitali), ipotermia (la temperatura scende sotto la soglia di sicurezza), rischio di congelamenti alle estremità (orecchie, coda, zampe). In queste condizioni la differenza la fanno tre fattori:

  • riscaldamento graduale (evita aritmie e “shock da riperfusione”);
  • tempismo (intervento rapido, valutazione veterinaria);
  • variabilità individuale (ogni organismo resiste in modo diverso).
    Detto altrimenti: una combinazione di scelte corrette e fortuna.

Non è un caso isolato: la storia di “Frosty”

Dall’altra parte del mondo, in Inghilterra, un altro gatto sopravvissuto ha dimostrato quanto la linea tra tragedia e salvezza possa essere sottile. I lavoratori di un magazzino refrigerato notano per settimane un micio che si aggira tra le celle; lo ribattezzano Frosty.
Quando finalmente lo catturano e lo portano al centro RSPCA, scoprono che ha resistito per oltre quattro settimane in quell’ambiente gelido. Come? Leccando l’umidità dai muri e forse rosicchiando cibo surgelato. Il prezzo pagato è alto: perdita delle orecchie e della coda per congelamento. Ma la comunità si organizza, raccoglie fondi, un dipendente si offre di adottarlo. Anche qui, la resilienza felina incontra la cura umana.

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Frosty

Gatti sopravvissuti: cosa impariamo (davvero) da queste storie

Non sono favole sul “gatto con nove vite”: sono avvertimenti concreti su quanto i gatti, curiosi e silenziosi, possano infilarsi nei posti più pericolosi.

Buone pratiche in casa:

  • Controllate sempre lavatrici, asciugatrici, freezer/congelatori a pozzetto e forni prima di chiudere.
  • Se trovate un gatto ipotermico, non usate fonti di calore diretto: avvolgetelo, riscaldatelo lentamente e chiamate il veterinario.
  • Microchip e medaglietta aiutano in emergenza (e nelle ricongiuzioni).
  • Se gestite spazi di lavoro refrigerati, segnalate subito la presenza di animali e coinvolgete i servizi veterinari.

Il freddo sul corpo in 20 secondi

Ipotermia → calo della temperatura, confusione, collasso.
Vasocostrizione → le estremità restano senza flusso adeguato.
Congelamento → cristalli di ghiaccio nei tessuti, necrosi (orecchie/coda a rischio).
Riscaldamento graduale + assistenza veterinaria = chance di salvezza.

Oltre il sensazionalismo

Krillen e Frosty non sono “miracoli” in senso magico: sono la prova che interventi corretti e tenacia possono ribaltare un destino già scritto. La lezione, però, resta semplice e urgente: prevenire. Perché i gatti sono esploratori instancabili — e a volte la loro mappa include luoghi in cui non dovrebbero proprio entrare.

Se vi va, raccontateci: avete mai dovuto “recuperare” un gatto da un posto impossibile? Qual è stato il suo nascondiglio più assurdo?