“Ugo” su Instagram: ecco perchè tutti lo commentano

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L’anno scorso fu “Gino”, ora è la volta di “Ugo”. Ma cosa sta succedendo in queste ore su Instagram e in generale su tutta internet?

Se utilizzate Instagram o internet in generale avrete sicuramente notato che i commenti riportano, in queste ore, quasi esclusivamente la parola “UGO“.

L’anno scorso successe la stessa cosa con “GINO“. La risposta? Si tratta di un fenomeno di internet.

Che cos’è un fenomeno di internet?

Nati lo stesso giorno della nascita di Internet, essi possono andare dalla semplice immagine ripetitiva, che in quei giorni va molto di moda, corredata da varie vignette e scritte, che ritrovate sul social preferito fino alla nausea, a frasi come le “Chuck Norris Facts“, che sicuramente tutti quanti conoscete, a frasi senza senso che solo pochi capiscono ma tutti usano per moda, come “All Your Base Are Belong To Us“, un errore di traduzione dal giapponese all’inglese di Zero Wing, un videogame del 1992 del Sega Mega Drive, divenuta davvero virale, senza un apparente motivo, negli anni 2000 assieme ad altri strafalcioni tratti dallo stesso gioco.

Ma chi sono “Gino” e “Ugo”?

Più che altro dovreste chiedervi chi è Blurs7, l’autore di quello che è forse uno degli scherzi più divertenti e assurdi, avvenuti su internet, di tutti i tempi. Alias Gianmarco Tocco, si tratta di uno youtuber molto seguito con più di 700.000 iscritti sulla piattaforma di video e 500.000 su Instagram.

Il bontempone ha ordinato ai suoi follower, creando un’attesa che è durata giorni, di commentare “Ugo” senza motivo sotto le foto di chiunque. Risultato? I suoi fedeli seguaci non se lo sono fatto ripetere, e stanno intasando la rete con la parola “Ugo“, tanto che nessuno può più condividere contenuti senza essere invaso di spam.

La volta di “Gino” successe la stessa cosa, e il tutto iniziò a scemare dopo qualche giorno, anche se per mesi qualche irriducibile ha continuato a commentare con “Gino”, tanto che il fenomeno è divenuto un vero e proprio modo di dire nella vita reale e nel parlato comune. Sarà la stessa cosa per “Ugo” o gli utenti si stancheranno prima? Non ci resta che aspettare!

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