I gatti più brutti del mondo

i gatti più brutti

Sono spelacchiati, con occhi storti, nasi schiacciati, sguardi inquietanti o un numero indefinito di peli: eppure, sono amatissimi. Parliamo dei gatti “brutti” – o meglio, di quei felini che rompono ogni standard estetico da copertina ma conquistano milioni di cuori. Perché nel mondo felino, anche l’aspetto più strambo può diventare simbolo di unicità e tenerezza.

Il fascino dell’imperfetto

Nel regno delle razze feline più “discutibili” in termini di bellezza secondo i canoni tradizionali troviamo:

Sphynx

Il gatto nudo per eccellenza. Privo di pelo, con rughe e pelle calda al tatto, spesso viene paragonato a un pipistrello. Ma chi ne adotta uno parla di una delle creature più affettuose e intelligenti in circolazione.


Peterbald e Donskoy

Parenti dello Sphynx, sono altre razze glabre con tratti ancora più marcati e zigomi alieni. Da alcuni considerati “da film horror”, da altri “opera d’arte postmoderna”.

Lykoi

Detto anche “gatto lupo”, ha una pelliccia rada e disordinata e un aspetto da creatura delle tenebre. Eppure, il suo sguardo curioso e il carattere giocoso lo rendono irresistibile per molti.

I campioni mondiali della “bruttezza”

Ogni anno si tiene il “World’s Ugliest Dog Contest” per i cani, ma anche i gatti hanno i loro momenti di (discutibile) gloria. Tra le celebrità feline del web:

Wilfred Warrior


Incrocio persiano, mascella irregolare, occhi spiritati, è diventato virale proprio grazie al suo sguardo surreale.


Xherdan

Lo Sphynx svizzero coperto di rughe, è una vera star: “sembra arrabbiato con il mondo, ma è un cucciolone”.

Ugly Bat Boy

Diventato leggenda per la sua chioma spelacchiata e le orecchie a punta, è stato la mascotte di una clinica veterinaria del Massachusetts.

Perché li amiamo lo stesso?

La risposta è semplice: l’“imperfezione” crea empatia. Questi gatti sembrano personaggi usciti da un cartone animato, e in un mondo che celebra l’estetica levigata dei social, diventano simbolo di autenticità e vera bellezza.

In fondo, anche il più rugoso degli Sphynx ha bisogno di coccole, cibo, sonnellini e carezze. E chi ha avuto la fortuna di vivere con uno di questi gatti “alternativi” sa che dietro l’aspetto curioso si nasconde un carattere affettuoso, fedele e spesso sorprendentemente buffo.